lunedì 21 ottobre 2013

NOI, GLI ALBERI E LA CITTA'

Sabato 26 ottobre, alle ore 10.30, nella sala della Biblioteca di via Dante incontreremo gli agronomi Luca Masotto e Andrea Bucci per parlare di paesaggio e di alberi,come trattarli e come curarli, come gestire correttamente il verde in città.
Luca e Andrea, con competenza tecnica, ci accompagneranno, attraverso una selezione di fotografie, a incontrare le migliori pratiche per la cura del verde, pubblico e privato, per avere alberi sani e vitali.
Una esibizione di tree climbing, a cura della cooperativa Il Castello, mostrerà le metodiche più corrette per potare gli alberi di alto fusto.
L'aperitivo offerto dalla cooperativa La Goccia, che insieme a Il Castello si occupa dalla scorsa primavera della gestione del verde cittadino, sarà l'occasione per tutti i cittadini che interverrano di confrontarsi direttamente con i professionisti.
L'incontro è aperto a tutti.

***
Se vuoi essere felice per un'ora,
inebriati;
se vuoi essere felice per tre giorni,
prendi una donna;
se vuoi essere felice per tre mesi,
macella un maiale e mangialo in tre mesi;
ma se vuoi essere felice per una vita:
fatti giardiniere.

Proverbio cinese

venerdì 18 ottobre 2013

PIANO COMUNALE DI AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE: UN OBIETTIVO AMBIZIOSO


Nella seduta del 16 ottobre il Consiglio comunale, con voto unanime, ha approvato il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) di Cassano d'Adda.
Il Piano è stato redatto da Infoenergia, una società pubblica partecipata da 60 comuni e dalla province di Milano e di Monza e Brianza.
Cassano d'Adda ha aderito nel marzo 2010 al Patto dei Sindaci dell'Unione Europea (Covenant of Mayors) con l'impegno, entro il 2020, di ridurre oltre il 20% le emissioni di anidride carbonica, di ridurre oltre il 20% i consumi di energia, di produrre almeno il 20% di energia da fonti rinnovabili, rispetto ai dati dell'anno di riferimento, il 2005.
Il PAES, oltre a fare l'inventario base delle emissioni (IBE) all'anno di riferimento, indica le misure e le politiche concrete che dovranno essere realizzate per raggiungere gli obiettivi.
A Cassano, il settore residenziale è responsabile della maggior parte delle emissioni (53,68%) e dei consumi finali di energia (55,20%), seguito dai trasporti privati e commerciali (21,57% di emissioni e 17,08% di consumi).
Le azioni previste dal piano approvato dal consiglio comunale permetteranno di ridurre le 55.172 tonnellate di emissioni di anidride carbonica (anno 2005) del 22% arrivando a 43.025 tCO2 nel 2020. Poiché la popolazione cittadina prevista per l'anno 2020 è di 19.995 abitanti, le emissioni procapite si ridurranno a 2,15 tCO2/ab contro le 3,12 tCO2/ab del 2005, con un obiettivo procapite del 31,1%!
Le azioni pianificate interessano sia gli edifici e gli impianti comunali come quello della pubblica illuminazione, sia la pianificazione territoriale per via del ruolo del giocato dal settore edilizio residenziale, sia la mobilità pubblica, privata e commerciale con la promozione di spostamenti a piedi e in bici all'interno del territorio comunale.
Un compito chiave è però giocato dai processi di informazione, sensibilizzazione e partecipazione dei cittadini, fondamentali per realizzare gli interventi e gli investimenti nel settore privato sul territorio.

sabato 12 ottobre 2013

IN GARA L'ADEGUAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE

E' pubblicato in questi giorni, con scadenza il prossimo 31 ottobre, il bando per "Affidamento in concessione della progettazione definitiva ed esecutiva, della ristrutturazione, dell'adeguamento normativo e della gestione del centro sportivo comunale Giacinto Facchetti".
Il progetto preliminare delle opere di riqualificazione, ampliamento e messa a norma degli impianti, redatto dall'architetto Giuseppe De Martino, con il piano economico finanziario per il bando di gara di affidamento in concessione, sono stati approvati con delibera della Giunta comunale n.131 del 19 settembre scorso.
L'attuale struttura sportiva – costituita da piscina coperta e scoperta, palazzetto, bar, campi da calcetto e bocciodromo - risale principalmente agli anni '80 e, dopo aver assolto egregiamente le proprie funzioni per circa trent'anni, oggi si presenta nella necessità di essere ristrutturata per la sicurezza, l'igiene, l'accessibilità, le prestazioni energetiche e per la destinazione degli spazi.
Tra gli interventi compresi nel progetto preliminare si prevede un completo rifacimento degli spazi acqua con l’allargamento della vasca principale esistente e la realizzazione di una vasca dedicata ai corsi.
Verrà creato inoltre un nuovo corpo di fabbrica su due piani dove verranno ricavati ampi spogliatoi dedicati agli spazi acqua, depositi al servizio del piano vasche, un’area gioco adiacente alla nuova vasca per i corsi in acqua, il bar e la zona reception, gli uffici amministrativi, la palestra fitness ed piccolo spazio wellness e tutti gli spogliatoi per i campi da calcio a 5 ed a 7.
L'importo globale complessivo dell'investimento, con l'esclusione delle attrezzature e degli arredi che restano anch'esse ad esclusivo carico del concessionario, è stimato in 5,7 milioni di euro e un tempo di massima per le progettazioni definitive ed esecutive e pareri di legge di 310 giorni e per l'esecuzione dei lavori di altri 450 giorni.

martedì 8 ottobre 2013

VAJONT: IL DOVERE DELLA MEMORIA

Domani ricorre il triste anniversario di una immane tragedia che non fu certo naturale.
Alle 22.39 del 9 ottobre 1963, circa 270 milioni di metri cubi di roccia si staccarono dal monte Toc scivolando nel sottostante lago artificiale - che di metri cubi d'acqua ne conteneva 115 milioni - alla velocità di 30 m/s. 
Un'onda d'acqua di 30-50 milioni di metri cubi scavalcò la diga artificiale e si riversò nella valle del Piave distruggendo il paese di Longarone e i suoi limitrofi. Un'altra onda risalì per il lago abbattendo gli abitati di Erto e Casso. Quasi duemila furono le vittime di quella notte.
Troppe volte e per troppo tempo la tragedia del Vajont è stata additata a fatalità. Ad esempio, Tina Merlin, giornalista dell’Unità, aveva denunciato per prima la minaccia costituita dalla costruzione della diga della SADE, e che per questo era stata incriminata e processata, poi assolta.
Il Vajont è invece un caso esemplare di speculazione e superficialità degli uomini, di responsabilità per le scelte di uno sviluppo dissennato, di una tragedia che si sarebbe potuta evitare.

lunedì 7 ottobre 2013

MARIO TOZZI: PIANETA TERRA ULTIMO ATTO

Mario Tozzi, geologo e ricercatore CNR, divulgatore scientifico, autore e conduttore di numerosi programmi Tv di successo,  ha presentato sabato mattina 5 ottobre alla Cascina Cuccagna di Milano il suo ultimo libro "Pianeta Terra ultimo atto".
Invitato dei Verdi Ecologisti e dalle associazioni Legambiente,WWF e Vas, Mario Tozzi ha parlato del futuro del nostro pianeta, partendo dall'analisi della nostra realtà italiana, dall'esigenza di migliorare la nostra cultura scientifica per affrontare tutte le questioni ambientali ancora aperte che devono essere risolte per dare una prospettiva migliore al nostro domani.
Provocatoriamente il libro affronta la fine del pianeta Terra, o meglio della presenza della specie umana, che non modifica il proprio stile di vita anche di fronte a quanto la scienza prospetta come futuro, causa il ritmo col quale consumiamo irresponsabilmente le risorse naturali, i cambiamenti climatici in atto, la fiducia mal riposta in tante tecnologie.
Invece, oggi più che mai è necessario rivoluzionare il nostro modo di stare al mondo e di fare economia, dobbiamo consumare meno e in maniera rinnovabile, educare all’uso razionale ed efficiente delle risorse, recuperare l’equilibrio tra l’uomo e la natura. Le risposte ci sono, basta modificare il nostro stile di vita e guardare all’ambiente come un’opportunità e non come limite: la vita di domani richiede di pensare in modo nuovo.
"Anno 2019. La tempesta sismica iniziata a Sumatra nel 2004 ha già distrutto Catania, Los Angeles, Istanbul, Osaka, uccidendo milioni di persone. Nel 2016 il supervulcano di Yellowstone è esploso, ricoprendo di cenere g li S tati Uniti. I ghiacci polari sono spariti, il livello del mare si è alzato e Venezia, New York, Londra sono state sommerse. Il clima è impazzito, con estati bollenti e picchi di gelo invernale, e tempeste, uragani e alluvioni. I nove miliardi di uomini hanno sempre più fame, le terre da coltivare non bastano e molto di quanto producono ingrassa animali che diventeranno bistecche. In mare nuotano solo meduse. L’acqua è diventata una merce e per controllarla si combattono guerre feroci. Il petrolio è finito, e le energie alternative non sono sufficienti. Quando esplode il reattore nucleare di Osaka, e dopo qualche mese altre centrali in Slovenia e Slovacchia, si innesca una reazione a catena che porta al blakout planetario e alla contaminazione radioattiva totale. Gli uomini, fiaccati e impreparati, non ce la fanno. Ne sopravvive uno solo, che chiuso in un rifugio racconta come tutto questo sia stato possibile. Uno scenario fantascientifico? Tutt’altro, ci spiega Mario Tozzi. È solo la proiezione immaginifica di quanto la scienza ci prospetta come il nostro futuro. Ma noi preferiamo ignorarlo, senza modificare il nostro stile di vita. Divoriamo, sporchiamo, devastiamo e ci illudiamo che alla fine sarà la tecnologia a salvarci. Il pianeta è stanco di noi ma non sarà a causa sua che spariremo. Se continuiamo così, ad annientarci ce la faremo benissimo da soli".

LA FESTA DI CASSANO

L'espansione ottomana doveva essere fermata: proccupava i governi dell'occidente mediterraneo, occorreva soccorrere la veneziana città di Famagosta sull'isola di Cipro.
Papa Pio V aveva promosso la Lega Santa, una coalizione cristiana affidata al comando di don Giovanni d'Austria, figlio illegittimo di Carlo V d'Asburgo e fratellastro di Filippo II d'Asburgo Re di Spagna.
La flotta salpò da Messina il 16 settembre 1571, mentre Famagosta, governata da Marcantonio Bragadin, era caduta dopo un assedio durato quasi un anno.
La flotta della Lega Santa e quella turca si trovarono una di fronte all'altra il 7 ottobre 1571 a Lepanto.
Lo scontro navale ebbe come epilogo la schiacciante vittoria delle forze alleate riunite sotto lo stendardo benedetto dal Papa e l'immagine della Madonna issata sulla nave di don Giovanni.
A perenne ricordo di questa vittoria, papa Pio V istituì, il 7 ottobre, la festa della "Madonna della Vittoria" che il successore, papa Gregorio XIII, trasformò in festa della "Madonna del Rosario".
Promotore pontificio della Lega era stato il cardinale Michele Bonelli, Carlo alla nascita, nipote di papa Pio V e fratello di Gerolamo che, il 20 luglio 1572, verrà investito da Filippo II del marchesato di Cassano d'Adda.